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Largo Barriera

Siamo nel cuore della città, dove sorge il Mercato Coperto, nato grazie alla donazione di Sara Davis come prototipo di un centro commerciale. È uno dei pochi mercati al mondo non valorizzato come merita, ma con un retaggio storico molto importante che racconta la storia della città, dalle venderigole ai jeansinari degli anni ‘70/’80 che al suo interno mercanteggiavano come in un suk mediorientale, e dove James Joyce aveva scelto di abitare durante il suo soggiorno triestino. 

In quella che oggi è Largo della Barriera Vecchia, nel 1936 fu realizzata la Piazza dell’Impero eliminando molte abitazioni esistenti. 

Oggi Largo Barriera è un punto nevralgico: capolinea di gran parte delle linee degli autobus, piena di bar e localini, tra cui la storica pasticceria Pirona, uno dei locali storici d’Italia, luogo di incontro di letterati e scrittori tra cui Umberto Saba e Italo Svevo. Non mancano negozi di ogni tipo, supermercati, mercerie, ristoranti di tendenza ma anche hotel di charme. 

Negli ultimi decenni è stata oggetto di una riqualificazione che ha interessato tutta la zona fino a Piazza Goldoni, riportando all’antico splendore i bellissimi palazzi esistenti. 

Recentemente la Via Foschiatti, che da Largo Barriera porta a Piazza dell’Ospedale, è stata pedonalizzata e trasformata in una piccola chicca: sembra di stare in un angolo del Marais parigino. 

Io la amo particolarmente e ho avuto la fortuna di vendere degli immobili che se non li avessi visti con i miei occhi non ci avrei creduto: luce accecante in tutte le stanze e una deliziosa vista sui tetti della città, ma anche giardini pensili interni assolutamente inaspettati. Praticamente una piccola Parigi ma con i prezzi della Basilicata. 

Ma, udite udite, la cosa che lascia assolutamente attoniti è la presenza massiccia di parcheggi: scoperti, coperti, a pagamento, gratuiti, a ore, mensili, annuali. Insomma, un punto importante anche solo per parcheggiare e poi scendere in Piazza Unità in 5 minuti a piedi. 

A pochi metri da Largo Barriera c’è la Madona de Oro, nel vero senso della parola. 

Statua d’oro situata in una piazza a uso e consumo di operai che si ritrovano la mattina all’alba per andare a lavorare nei cantieri edili. 

I prezzi sono molto competitivi ma i palazzi sono veramente di grande bellezza architettonica con ampi appartamenti, soffitti alti e in qualche edificio rifiniture d’epoca perfettamente conservate. 

È una zona ottima per investimenti immobiliari in quanto c’è un grande movimento di locazioni, sia a studenti che a famiglie, principalmente straniere essendoci in zona una forte comunità dell’est Europa. 

Se saria l’America, fussi New Orleans.

Descrizione tratta dal libro: “Casa Mia, Casa Mia:
come tirar ‘vanti nela giungla del cemento triestin”
edizioni Bora.La

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