Borgo Teresiano
A livello architettonico è uno dei più affascinanti e, quando si dice che Trieste è una città austriaca e mitteleuropea, di sicuro si fa riferimento al Borgo Teresiano dove l’influenza di Maria Teresa d’Austria, da cui prende il nome, è ancora molto pregnante.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un’altra influenza straniera, sicuramente più orientale, dato che pullula di negozi cinesi, in particolare sartorie, parrucchieri e articoli per la casa. È l’unico posto forse del mondo, pieno di negozi cinesi e di lanterne rosse dove – però – non si trovano ristoranti cinesi. Insomma, una Chinatown senza involtini primavera e ravioli a vapore.
Il borgo nasce a metà Settecento dall’interramento delle saline, urbanizzando l’area fuori dalle mura di Trieste. Progettato per ampliare gli spazi, dato che la città si stava sviluppando da un punto di vista commerciale grazie al Porto.
Le case sono le tipiche d’epoca con soffitti alti e istoriati, porte fuori misura e bagni esterni agli appartamenti ora divenuti cantine o ripostigli.
Il mercato degli appartamenti è molto vario, le case sono di solito molto ampie e solo in seguito a interventi di ristrutturazione, appartamenti da 200 mq sono divenuti mini loft da 45 mq, anche in base alle nuove esigenze di vita (ricordiamo che a Trieste si vive principalmente fuori casa e anche con un grado e la bora, il caffè si beve al bar).
Se saria l’America, fussi Chinatown.
“Casa Mia, Casa Mia: come tirar ‘vanti nela giungla del cemento triestin”
edizioni Bora.La