La confinante de Borgo.
Wikipedia la cita e questo già la dice lunga.
Nata negli anni ’70, è considerata periferia pur essendo solo a una decina di km dal centro.
Rione composto da grattacieli (praticamente gli unici tergestini!) facenti parte del progetto Habitat, sorgono su vie con riferimenti tipicamente montanari: Via Monte Peralba, Via Monte Canin, Via Alpi Giulie. Tutti godono di una vista strepitosa sulla città. Un tempo rione pieno di vita, con piscina e campi da gioco. Calcio, calcetto, tennis, basket, manca solo il golf ma essendo Altura impirada co’le balete saria ‘sai casin. Il primo centro commerciale della città, dotato di supermercato, tabaccheria, panetteria, farmacia, bar, nasce proprio ad Altura.
Le cose poi sono cambiate, e il quartiere – con il tempo – è andato via via degradandosi. Ci sono state migliaia di raccolte firme, petizioni, interrogazioni, sono stati interpellati presidenti di circoscrizione, consiglieri e sindaci per evitare le chiusure delle attività commerciali e impedire così che Altura cadesse nell’oblìo. Le cose non sono andate come si sperava e oggi è rimasta solo la Chiesa, dove gli abitanti del quartiere possono recarsi per intercedere con l’Altissimo nella speranza che qualcosa accada. 

Il parco giochi di Via Alpi Giulie, con lo skate park, è davvero bello, curato, frequentatissimo in orario pomeridiano da mamme e nonni con i bambini ma prendere un caffè è una mission impossible. 

Tutto intorno, il deserto. 

Molto popoloso, con più di 500 famiglie, Altura è un quartiere che meriterebbe di tornare ai vecchi fasti. 

A livello immobiliare dipende molto dove si trova l’immobile e soprattutto a che piano, trattandosi di grattacieli. 

Ci sono appartamenti che guardano il sole, altri che lo salutano, altri ancora che lo abbracciano. 

Però Altura è molto amato, ha il suo fanclub che non lo abbandonerebbe mai. 

Se saria l’America, fussi i grataciei de Manhattan.