Longera
Longera è difficilmente posizionabile perché rientra nel rione di Chiadino che comprende anche San Luigi e il Boschetto. Ma Longera, in realtà, vive di luce propria.
Non è tecnicamente un quartiere ma è IL quartiere: nessun triestino patoco ne parlerebbe accostandolo ai sopracitati. Perchè se vuoi Longera, la vuoi da sola, senza il corollario. Cerchi casa a Longera, non a San Luigi, a Chiadino o al Boschetto.
Vai a passeggiare a Longera, non vai a San Luigi, a Chiadino o al Boschetto.
Ma soprattutto, se vai in Osmiza, vai a Longera che, sembra incredibile, ma ne ha ben quattro. Essendo vicinissime al centro città, al contrario del Carso, sono raggiungibili anche in pausa pranzo e pure con i mezzi. Un po’ scomodo, a volerla dire tutta, ma fattibile. Se si ha l’irrefrenabile voglia di ovi duri e un otavo de bianco, il triestino affronta questo e altro.
Strada per Longera è lunghissima: parte da San Giovanni, dietro lo storico ristorante Suban e arriva in cul ai lupi passando da un tipico centro abitato al bosco di Twilight con torrente annesso.
Lo sbalzo termico è pazzesco, incredibile, difficile da rendere con le parole.
In estate in Viale Sanzio stai in canottiera e in Strada per Longera xe talmente tanta zima che te servi el capoto; in inverno sembra di stare in Norvegia: un paio di ore di luce e poi “saluto al sole”, lui si accoccola dietro il quadrilatero di Melara fino al giorno successivo.
A livello immobiliare esiste solo una quotazione: quella di Longera!
Se saria le Americhe, fussi el Canada.
“Casa Mia, Casa Mia: come tirar ‘vanti nela giungla del cemento triestin”
edizioni Bora.La