Carso
Quando si dice che Trieste, seppur piccola, è una città completa, perché in un solo pomeriggio si può andare al mare o in montagna, in quest’ultimo caso non si può non pensare al Carso.
È un insieme di paesini (Banne, Opicina, Repen, Gropada, Basovizza, Contovello e Conconello, Padriciano, Santa Croce, Borgo Grotta Gigante, Mal- china, …) che si sviluppano uno dopo l’altro e dove anche il triestino patoco si perde. A rendere la vita ancora più difficile, i numeri civici degli immobili non vanno in successione come succede nel resto del mondo, ma sono messi assolutamente a caso. Immaginiamo che l’assegnazione dei numeri sia stata fatta pescando quelli della tombola. Quindi ci si ritrova vicini di casa, uno al numero 5 e l’altro al 102.
Non ci sono appartamenti – tranne qualche rara palazzina a Opicina – ma sono tutte case singole spes- so circondate da boschi, piscine, campi da tennis.
I triestini si spostano in Carso per lunghe passeggiate (il tipico invito è: ‘ndemo a far una caminada in Carso e magnar una de gnochi) o per giocare a golf o a tennis nei Club esclusivi o nella spa a fare trattamenti di bellezza o per allenarsi in palestra fronte bosco.
Forse proprio perché isolati dalla città vera e propria, i carsolini hanno la fama di essere chiusi, come se facessero parte di un club privato al quale si ac- cede per nascita. Se si compra casa in Carso per la prima volta, ci vogliono almeno due generazioni per sentirsi “a casa”.
Inoltre, chi ci è nato, tenderà sempre a volerci vivere. Insomma, “chi dal Carso viene, poi al Carso torna”.
I prezzi non sono economici, sono “di nicchia”, come le sue case. Quelle carsoline sono con le pietre a vista, con i terreni a pastini, con i muretti a secco (si chiamano proprio muretti carsici, e rientrano tra i beni immateriali che l’Unesco tutela) che vengono eretti per stabilire i confini delle proprietà.
Stando in montagna, i muretti servono anche per la prevenzione delle slavine e delle valanghe. Insomma, ci troviamo in Alta Badia, senza piste da sci. Se, però, tra poco Trieste sarà dotata di ovovia, non si possono escludere a priori neppure quelle!
Se saria l’America, fussi Aspen.
Descrizione tratta dal libro:
“Casa Mia, Casa Mia: come tirar ‘vanti nela giungla del cemento triestin”
edizioni Bora.La